Museo storico dell'Alfa Romeo
Il museo storico della casa automobilistica Alfa Romeo è inserito in una palazzina di grande pregio architettonico studiata per questa finalità espositiva.
Il museo si sviluppa su sei livelli con quattro sezioni tematiche che ospitano più di 100 modelli. Una sezione è interamente dedicata alle auto prodotte dal 1910 ad oggi; un'altra agli studi stilistici e alle dream car; una terza al settore aeronautico e infine una quarta ospita modellini ed i trofei conquistati dai piloti in quasi novanta anni di attività.
Il museo è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 16:30. La visita è gratuita. È gradita la prenotazione.
All'inizio degli anni Sessanta l'Alfa Romeo si trasferisce dal Portello di Milano ad Arese.
La famosa Giulia nasce ad Arese nel 1962: si inizia con la sola carrozzeria e a poco a poco si trasferisce tutta la meccanica.
Uno stabilimento moderno, progettato da architetti di primo piano (significativo il Centro tecnico progettato dal famoso architetto Cardella), con una capacità produttiva potenziale attorno alle 150 mila vetture all'anno e che occupa una superficie di circa due milioni e mezzo di metri quadrati.
Con Giuseppe Luraghi, presidente dell'Alfa Romeo, gli anni '60 fino alla metà degli anni '70 rappresentano un periodo di forte sviluppo produttivo e occupazionale. I dipendenti, fra operai e impiegati, sono circa 20.000.
Con la crisi petrolifera del 1973 e l'estromissione di Luraghi nel '74, inizia un periodo difficile che, fra alti e bassi, porterà all'assorbimento dell'Alfa Romeo da parte della Fiat (1986).
Con l'arrivo della Fiat in una prima fase le cose migliorano decisamente, sia sotto l'aspetto produttivo sia sotto quello occupazionale, ma con l'inizio degli anni '90 la strategia Fiat cambia.
Inizia la crisi e la produzione dell'Alfa Romeo viene trasferita in altri stabilimenti del Marchio Fiat. Lo stabilimento ad Arese viene nel tempo fortemente ridimensionato in termine di produzione e di occupazione.
Cascina di San Pietro È la più antica dell'abitato e nel 1867, durante un'epidemia di colera, venne adibita ad ospedale. Fino al secolo scorso, Arese contava poche case patrizie in un tessuto composto in maggioranza da corti rurali, costruite in legno, pietra e mattoni, ancora oggi visibili nel centro del paese.
Villa Ricotti
Risale al Settecento la costruzione della Villa Ricotti La Valera, un prestigioso complesso architettonico sito appunto, nella frazione Valera. Realizzata dalla famiglia Lattuada Settala, la dimora gentilizia passò nel primo Ottocento ai Marietti che tennero in proprietà l'intera frazione Valera quando l'eredità passò ad un ramo Marietti di Bareggio e ad uno di Bollate. Oggi appartiene alla famiglia Ricotti di Monza che, in merito ad una convenzione con il Comune, cede in uso i cortili per manifestazioni culturali. Vi si tiene ogni anno d'estate la rassegna organizzata dal Polo culturale Insieme Groane Concerti in Villa, dove in una cornice che non potrebbe essere migliore, si esibiscono musicisti di chiara fama in repertori d musica classica.
LA MERIDIANA La si vede dipinta sulla Torrazza, l'edificio che si affaccia su piazza Santi Pietro e Paolo, ed è il nuovo vecchio orologio di Arese. La realizzazione di una Nuova Meridiana dove fino al 1984 (anno di ristrutturazione dell'edificio) un'asta di ferro era rimasta a testimoniare l'esistenza dell'antico misuratore del tempo, è stata proposta nel 95 da un gruppo di ospiti della Casa di Riposo. L'Amministrazione comunale ha sostenuto l'iniziativa che ha via via coinvolto sempre più realtà e singole persone: la Famiglia Aresina, gli studenti del liceo, tecnici e storici, pittori, esperti in gnomonica... Fin dall'inizio si è costituito un apposito Comitato per la Meridiana che ha potuto coronare la sua opera il 28 febbraio 1999 quando la Nuova Meridiana è stata inaugurata in presenza di tutti coloro che hanno partecipato all'impresa.